I capo-fili dei bozzoli scopinati, con le bave purgate, caricati nelle bacinelle vengono riuniti in mazzetti per essere facilmente legati ad un rampino girevole che si trova vicino all’orlo delle bacinelle. La filatrice non fa ora che prendere un numero di bave sufficienti alla formazione di un filo di greggia del titolo voluto, unire queste insieme e passarle nel foro della filiera e dell’elica attacca-bave. Dopo aver fatto scorrere il filo sulle rotelline (rollers) per la formazione della torta, avvia il filo all’aspo.
Una volta iniziata la filatura, bisogna continuamente alimentare la rosa dei bozzoli (si chiama così il gruppo dei bozzoli in svolgimento sotto la filiera) man mano che questi si esauriscono o si staccano per rottura della loro bava. Ciò viene gestito da un sensore meccanico che aziona la leva che propone un nuovo capo-filo all’attaccabave automatico quando il titolo del filato si abbassa. Inoltre, per mantenere regolare il titolo del filo in formazione, la filatrice, a seconda di come si presenta composta la rosa dei bozzoli, favorirà l’inserimento nel filo la bava di un bozzolo nuovo o quella più fine di un bozzolo già in parte svolto; si filerà cioè con bozzoli nuovi o con bozzoli misti. I titoli più usuali delle gregge sono il 13/15 ed il 20/22; il primo si ottiene in genere con 2 nuovi e 3 misti, il secondo con 4 nuovi e 5 misti.
La regolazione della temperatura dell’acqua è un fattore molto importante agli effetti della greggia tratta, perché una temperatura troppo elevata fa acquistare all’acqua un eccessivo potere solvente e di conseguenza si ha una greggia poco netta, al contrario una temperatura dell’acqua troppo bassa non consente una perfetta saldatura delle bavelle dei singoli bozzoli e di conseguenza si ha una seta con una bassa coesione.