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La torcitura della seta

Dalla matassa di seta greggia parallela a tutte le tipologie di filato ritorto richieste.

La Torcitura Dolzago è esperta nella lavorazione e nella torcitura della seta.

Attraverso delle specifiche lavorazioni, svolte su appositi macchinari, il filato di seta greggia in matasse viene trattato in modo da poter essere utilizzato nelle successive fasi di lavorazione quali: la tessitura, la maglieria, la tintoria, l’aguglieria ecc.

Più specificatamente possiamo dividere questo processo produttivo in varie fasi.

Test

Keisokki CLASSIFAULT

Tutti i lotti di seta greggia in matasse, siano essi in acquisto che lavorati in conto terzi, vengono controllati, testati e riclassificati per mezzo di un macchinario da laboratorio chiamato KEISOKKI CLASSIFAULT di tecnologia giapponese. Da ogni lotto di 600Kg. di seta viene prelevato un campione significativo di matasse. Il filo di seta greggia, dopo essere stato imbozzimato e incannato, viene roccato su uno specifico macchinario che, facendo passare il filato attraverso quattro sensori, analizza e registra su apposito programma tutti i difetti del filo consentendone una approfondita e precisa riclassificazione. In oltre 10 anni di utilizzo abbiamo creato un database di oltre 3.000 lotti di seta (più di 2 milioni di Kg.) della maggior parte delle filande cinesi e non. Grazie a ciò abbiamo accumulato l’esperienza necessaria per valutare le produzioni delle maggiori filature di seta. In questo modo siamo in grado di riclassificare ogni singolo lotto prima della lavorazione in torcitura controllando quindi, sin dall’inizio, la qualità del filato che andremo a produrre.

Bagnatura
ed imbozzimatura

delle matasse

La seta greggia, attualmente di produzione quasi esclusivamente cinese, viene fornita in pacchi da Kg. 5 composti da 24/28 matasse da 180/200 grammi cad. Per poterla utilizzare nelle successive fasi di lavorazione è necessario “bagnarla”, ovvero aggiungere al filo di seta una determinata percentuale di un prodotto chiamato bozzima. Nella macchina del “bagno seta” i pacchi di matasse vengono inseriti in una apposita vasca di acciaio all’interno della quale viene fatto preliminarmente il vuoto. Introducendo poi l’emulsione oleosa questa penetra in maniera uniforme anche all’interno delle matasse garantendo così una perfetta distribuzione dell’olio di bozzima . Tale emulsione si ottiene miscelando in acqua tiepida la “bozzima”, un composto totalmente ORGANICO (certificato GOTS) di oli, grassi e ammorbidenti di origine naturale. A volte viene aggiunta una tinta fugace, anche chiamata FALSA TINTA, utile per distinguere i vari lotti e le diverse tipologie di filato. È necessario che la bozzima utilizzata in questo procedimento non danneggi le proprietà dinamometriche della seta con una reazione eccessivamente alcalina o soggetta ad irrancidimento. La dose corretta tra bozzima ed acqua dipende soprattutto dallo scopo desiderato: aprire le coste oppure tener poi meglio fissate le torsioni. Le matasse, una volta rimosse dalla vasca, vengono poi stese su appositi carrelli per essere asciugate lentamente in modo naturale al fine di preservarne tutte le caratteristiche chimico/fisiche.

Incannaggio

delle matasse di seta

L’incannaggio è la prima lavorazione meccanica a cui il filo di seta viene sottoposto. Esso precede tutte le altre successive fasi. Le matasse di seta una volta asciutte e riposte in cestoni forati vengono dipanate per mezzo di aspini e riavvolte su appositi rocchetti flangiati. Gli incannatoi sono posizionati in ambienti climatizzati, affinché la seta si dipani correttamente. Le addette all’incannaggio della seta assistono all’intera fase, caricando le matasse sugli aspini, riannodando con molta destrezza e rapidità eventuali capi spezzati, cercando di ridurre al minimo gli scarti di strazza. Il filo in questa fase è sottilissimo, di solito con titolo di 20/22 DEN. Nessun macchinario o intelligenza artificiale è ancora in grado di replicare il gesto manuale, perfezionato con moltissimo tempo e dedizione.

Binatura

Per mezzo di macchinari chiamati Binatoie il filato di seta proveniente da rocchetti incannati, o da bobine di filato ritorto, viene abbinato a più capi per ottenere la “grossezza” desiderata. I fili possono essere sia di seta greggia senza torsione, per ritorti tipo trama o crespo, che di seta che ha già subito una torsione, per ritorti tipo organzino o cordonetto. Tale operazione necessita di un doppio controllo: la costante verifica della tensione dei singoli capi, per evitare di produrre filato difettoso, e la presenza di tutti i capi richiesti.

Torcitura

della seta

A questo punto il filato viene caricato sulle macchine di torcitura per essere “attorcigliato” su se stesso tante volte quante sono le torsioni metro richieste dalla tipologia di filato che deve essere prodotto, al fine di conferirgli: lucentezza o opacità, morbidezza o crespatura, resistenza, scorrevolezza ecc.

La torsione può essere data sia prima che dopo l’operazione di binatura a secondo del filato che si intende produrre. A volte lo stesso filato può essere binato e/o ritorto più volte. E’ fondamentale in torcitura controllare la velocità dei fusi, le tensioni e la raccolta del filo sulle rocche al fine di evitare di produrre filato difettoso.

Brovatura

Al termine di questa operazione, la torsione deve essere "fissata", per evitare cioè che il filo si attorcigli su se stesso formando delle asole; ciò è particolarmente importante per i filati ad alta torsione.
Questa operazione chiamata vaporizzo o brovatura viene eseguita ponendo le rocche di filato in autoclave automatica con cicli di lavorazioni i cui parametri (temperature, vuoto, tempi, ecc...) sono totalmente computerizzati.

Roccatura

dei filati

La roccatura è l’ultima operazione del ciclo produttivo, in questa fase il filato viene riconfezionato su bobine cilindriche metrate individualmente, pronte per essere utilizzate dal cliente finale. Possiamo fornire tutti i filati confezionati sia su biconi pieni che su rocche forate per tintoria.

Al fine di garantire la massima qualità possibile Il filo passa attraverso dispositivi chiamati "stribbie elettroniche" che, permettono all’operatore di eliminare tutte le imperfezioni presenti sul filato, siano essi provenienti dalla materia prima che incorsi durante le varie fasi della lavorazione. In tale modo posiamo garantire al cliente la fornitura di filati affidabili e di altissima qualità.

Cernita
e spedizione

Alla fine delle varie lavorazioni tutte le bobine di filato finito passano sotto l’attento esame di una addetta qualificata che ne verifica gli standard qualitativi richiesti quali: dimensioni, peso, durezza, uniformità di colore, ecc. A questo punto solo le bobine perfette possono essere confezionate su sacchetto termoretraibile o calzina di poliestere (per le R.F. tintoria) e, infine, messe nelle scatole che verranno poi pesate ed etichettate. Pronte per la spedizione.

Matassatura

della seta

A volte, per alcune partite di seta lavorata, viene richiesta la messa in matasse. In tal caso il filato così confezionato verrà successivamente utilizzato per la tintura tradizionale della seta in mannelle. In questo caso le rocche vengono caricate sulla cantra di un macchinario chiamato “aspatoia”.

Qui un’addetta provvederà a avvolgere sull’aspo il filato ritorto. Alla fine, ogni singola matassa verrà pantimata, piegata e confezionata in pacchi, tradizionalmente di 5 kg. per 28 matasse. Il diametro della matassa, la grammatura, la lunghetta e la cappiatura (numero pantimi e passaggi) sono a richiesta del cliente finale.

Conclusioni

L’intero procedimento permette di produrre le infinite varietà di filati greggi, torti e/o ritorti, crespi, organzini, cordonetti, trame, pelo ecc. Partendo dal capo singolo di 20/22 (o degli altri titoli disponibili) si possono ottenere sino a 16/24/36/48 capi ed oltre, se richiesto; assecondando così le infinite richieste che il settore tessile, in continua evoluzione, continua a ricercare.

Lo sbocco naturale di tutta la nostra produzione di filati è il mondo della moda e dell’accessorio di media e alta gamma ma anche dell’arredamento, dello sportware, dell’intimo, degli articoli tecnici e ,in generale, dove è richiesta la presenza della regina indiscussa delle fibre naturali: la seta ovvero la storia non solo di una famiglia ma di generazioni di persone che da migliaia di anni sono rimasti affascinati da quel lucente e resistentissimo filo prodotto da un piccolo baco, figlio di una piccola farfalla. Ciò è allo stesso tempo commovente e fantastico.